Acquistare una casa senza il Certificato di Agibilità è un rischio. Ecco cosa devi sapere quando si tratta di compravendite e ristrutturazioni.
Il certificato di agibilità è un documento fondamentale che attesta che un immobile è conforme alle norme di sicurezza, igiene e salubrità. La sua importanza è tale che la legge prevede che, in caso di compravendita di un immobile destinato ad abitazione, il venditore debba consegnare questo certificato all’acquirente. Senza di esso, l’immobile non è considerato idoneo a svolgere la sua funzione economico-sociale.
Non basta, infatti, che l’immobile sia stato ristrutturato: la semplice esistenza di un condono o la sua abitabilità non sono sufficienti a coprire l’obbligo giuridico di dotarlo del certificato di agibilità.
L’importanza del Certificato di Agibilità
Il certificato di agibilità rappresenta una garanzia che l’immobile rispetta tutte le leggi urbanistiche e sanitarie. La Corte di Cassazione, con diverse sentenze, ha chiarito che, qualora un venditore ometta di consegnare tale documentazione, si configura un inadempimento contrattuale che, pur non determinando automaticamente la risoluzione del contratto, può giustificare un risarcimento danni.
In sostanza, se l’immobile non è conforme, il compratore ha il diritto di essere informato e la mancata consegna del certificato può compromettere la commerciabilità del bene, rendendolo oggetto di un’azione risarcitoria.
Quando è obbligatorio il Certificato di Agibilità
A partire dal 1934, con l’introduzione del Regio Decreto n. 1265, il certificato di agibilità è diventato obbligatorio per tutti gli edifici residenziali. Oggi, con il Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001), non esiste più una distinzione tra abitabilità per uso residenziale e agibilità per altri tipi di immobili: entrambi i concetti sono unificati nel Certificato di Agibilità, rilasciato dal Comune.
Se l’immobile è stato costruito prima del 1934, non è necessario un certificato, ma se ristrutturato dopo tale data, anche parzialmente, è obbligatorio presentare una Segnalazione Certificata di Agibilità (SCA), che è una sorta di autocertificazione inviata al Comune.
Ristrutturazione e obbligo di nuova certificazione
In caso di ristrutturazione di un immobile, come nel caso di un intervento di ristrutturazione a nuovo, la legge prevede che, se i lavori hanno modificato gli elementi strutturali o influito sulle condizioni di sicurezza e igiene, sia necessario presentare una nuova Segnalazione Certificata di Agibilità.
Questo adempimento va effettuato entro 15 giorni dal termine dei lavori di finitura, utilizzando la modulistica prevista dallo sportello unico per l’edilizia, garantendo così che l’immobile sia in regola con le normative vigenti.
In conclusione, se stai pensando di acquistare un immobile ristrutturato, verifica sempre la presenza del Certificato di Agibilità aggiornato, soprattutto se la ristrutturazione ha riguardato aspetti strutturali. In caso contrario, potresti trovarti a dover affrontare complicazioni legali e finanziarie.